Oggi ho fatto una passeggiata con i miei figli al porto di Cagliari. Alla vista del mare mi sono ricordata di questo tweet di Incagliatoh: “Con i piedi per terra stateci voi, che io voglio vedere il mare”.
Alla voce mare Wikipedia dice:
Il mare è una vasta distesa di acqua salata, idrograficamente connessa con un oceano, che lambisce le coste di isole e terre continentali».
Ok, questa è la definizione, ma cos’è davvero il mare?
Non sono una poetessa e neanche una scrittrice, così ho cercato su internet definizioni, citazioni, brani tratti da libri famosi, ho pensato che mi potessero aiutare a descrivere il mare. Mentre leggevo frasi meravigliose, poesie, aforismi, la domanda che mi facevo era “cos’hanno in comune?”
Tutti raccontano di come questo enorme tappeto blu che va verso l’infinito entri dentro l’anima delle persone. Tante parole per raccontare come ti fa sentire parte dell’Universo, nel bene e nel male, sia quando è una tavola sia quando è in tempesta. Tutti raccontano che il mare, una volta che lo conosci, diventa un elemento essenziale dell’equilibrio emotivo. Entra nella tua anima, non ne puoi fare a meno. Soprattutto della sua vista e del suo rumore, che non si può fermare.
Effettivamente, se ripenso a quando non vivevo qui in Sardegna, quello che mi mancava di più era quell’idea di spazio senza confini, il suo profumo e quel ricordarmi sempre la presenza della Natura. Erano tutte quelle barche ormeggiate in porto che aspettavano solo di prendere il largo, un po’ come facciamo tutti, no? Aspettiamo il vento giusto per andare e vivere.
Ok, forse è l’abitudine, per anni il porto è stata la prima cosa che vedevo arrivando a Cagliari per andare a scuola o all’università. O forse no. Forse è solo la forza maestosa dell’acqua e del non vedere cosa c’è al di là.
Insomma, avevano ragione tutti, Alessandro Barrico, Banana Yoshimoto, Walt Whitman,il mare è un miracolo che dà equilibrio alla mente e all’anima delle persone (la sintesi è mia, scusate!).
PS: la citazione che mi è piaciuta di più? Quella di Osho: “Secondo alcune leggende, il mare è la dimora di tutto ciò che abbiamo perduto, di quello che non abbiamo avuto, dei desideri infranti, dei dolori, delle lacrime che abbiamo versato”. Il mare, insomma, siamo noi.