Seada o sebada, chiamatela come volete, ma usate il singolare, Perché le seadas (o sebadas) sono più di una.
La sebada (io la chiamo così) è un dolce sardo, una specie di raviolo gigante fatto di semola e ripieno di formaggio fresco e acido (che si chiama casu friau) che viene fritto e ricoperto di miele, meglio se di corbezzolo.
Si dice che in origine non fosse un dolce ma un piatto salato che le donne preparavano nei giorni di festa, quando i loro mariti pastori rientravano a casa dopo lunghi periodi di assenza. Si dice anche che fosse manna cantu su prattu (grande come il piatto) proprio perché doveva saziare uomini stanchi ed affamati.
Insomma, è un piatto della cucina povera, nato probabilmente tra il Logudoro e la Baronia (o forse in Ogliastra); un nome spagnoleggiante che, come tutti i cibi, racconta la storia della terra che lo produce. In questo caso parla di una terra conquistata dagli spagnoli e legata alla pastorizia, è infatti anche grazie agli antichi percorsi della transumanza che si è diffusa in tutta l’isola.
Ad essere onesti non piace a tutti, anche se io non capisco come si possa non amarla. Solo il profumo della semola, a me, fa venire l’acquolina in bocca. Quando si frigge poi diventa croccante e il formaggio fuso si mescola al miele e se ti lasci trasportare da quel sapore antico, riesci persino a fare un viaggio nel passato.
Insomma, non si può visitare la Sardegna senza almeno una volta provare sua maestà la seada, che poi inevitabilmente diventeranno seadas, perché sono troppo buone per fermarsi ad una sola. E se la vacanza in Sardegna è ancora un obiettivo lontano, puoi cimentarti con la sua ricetta, in attesa di assaggiare o riassaggiare l’originale.
Ricetta
Ingredienti per le Seadas
Per la sfoglia:
– 500gr di Farina di semola di grano duro rimacinata
– 50gr di Strutto oppure Olio Extra Vergine i Oliva
– acqua tiepida quanto basta (circa 240 grammi)
-un pizzico di sale
Per il ripieno:
– 500gr di Formaggio di Pecora Fresco inacidito
– 1 scorza di limone o arancia
Procedimento
Inizia dalla sfoglia. Mischia la farina all’acqua e aggiungi pian piano lo strutto, mescolando con le mani sino ad ottenere un impasto liscio e compatto.
Ora occupati del ripieno. Grattugia il formaggio in una casseruola e fallo sciogliere lentamente, fino a che non raggiunge la consistenza di una crema, aggiungi la scorza del limone e fai intiepidire il composto. A questo punto con le mani forma delle palline con il formaggio e ricava dei dischi grossi almeno mezzo centimetro.
Stendi la sfoglia e forma dei dischi di circa 10 cm. Disponi il formaggio dentro un disco e chiudilo con un altro adagiato sopra, schiacciando leggermente i bordi. La prima seada è pronta, non ti resta che ripetere tutto il procedimento per le altre e poi passare alla frittura.
La seada va servita calda e irrorata con il miele dorato.
Se decidi di provare la ricetta non dimenticarti di condividere con noi le tue foto.
Buon appetito!